La Romanza da salotto nell'Ottocento

L’iniziale produzione italiana della "romanza da salotto" si distinse profondamente dalle contemporanee forme affini in altre aree europee: in Germania dominava il Lied, vero e proprio ‘canto letterario’, frutto di un rapporto indissolubile tra la musica romantica e la letteratura tedesca, in cui venivano musicate le liriche di Goethe, Schiller, Heine; la Romance francese, pur mostrando un’iniziale somiglianza con la forma italiana, subì ben presto l’influsso del Lied tedesco, proponendo prima versi tedeschi tradotti e poi poesie dei grandi poeti francesi, quali Lamartine, Hugo e Gautier.

Fu con Rossini che la "romanza da salotto" italiana conquistò una nuova autonomia, affrancandosi definitivamente dallo stile operistico, attraverso la scelta di eleganti elaborazioni melodiche e con l’impiego di armonie complesse e inconsuete, trovando autorevoli esempi altresì nella produzione di altri grandi operisti: Bellini, Donizetti e Verdi. A cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dalla "romanza da salotto" nacquero due nuove forme di canto accompagnato: la "lirica da camera" da una parte, e la "canzonetta commerciale" dall’altra.

La "lirica da camera" si pregiò allora dell’utilizzo di testi poetici alti, quali i versi di Pascoli, Fogazzaro, D’Annunzio: con essi, anche l’elaborazione compositiva poté elevarsi ed è in questo contesto che videro la luce le liriche di Francesco Paolo Tosti (1846-1916), il "principe della melodia all’italiana". Maestro di canto prima dalla Principessa Margherita di Savoia e successivamente in Inghilterra presso la corte della Regina Vittoria e di Enrico VII, Tosti fu capace di sedurre operisti e direttori d’orchestra, concertisti e musicologi.

Senza dubbio, il suo influsso si fece sentire anche sulla produzione del contemporaneo Oreste Tommasini (1844 – 1919), storico, socio nazionale dei Lincei, senatore del Regno (dal 1905), ma anche musicista e compositore, profondamente convinto dell’alto valore dell’insegnamento della musica e canto corale come strumento di formazione civile.