LA STORIA
Il 10 novembre 2006 l'arcivescovo di Perugia monsignor Giuseppe
Chiaretti ha fatto dono all'Università di Perugia di un prezioso
manoscritto musicale del Seicento che è andato a far parte del Fondo
Antico della biblioteca dell'Ateneo perugino, custodito presso la Sala
del Dottorato. Il generoso atto compiuto dal presule in quanto membro
dell'Associazione Alumni ha voluto anche sottolineare il legame
che da secoli unisce la Chiesa perugina e l'Università, nel cui stemma
compare il vescovo sant'Ercolano accanto al grifo della città.
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Il sontuoso manoscritto rilegato in pelle con impressioni in oro è
da ricondurre all'ambiente romano del tardo Seicento e più in particolare
al contesto mecenatistico della famiglia Chigi, di Alessandro
VII e del card. Flavio Chigi. Esso contiene ventiquattro cantate, a
una o due voci e basso continuo, di autori attivi a Roma. Alcune cantate
ci sono state tramandate anche da altre fonti, ma molte sono unica.
Il volume è redatto da due copisti il primo dei quali non riporta
il nome degli autori delle composizioni e sembra specializzato in un
tipo di repertorio retrospettivo (risalente agli anni 1660-1670); mentre
il secondo trascrive le musiche di compositori attivi all'epoca di
redazione del manoscritto (il 1685 circa) il cui nome non può essere
taciuto. I testi poetici offrono una ampia casistica amorosa con numerosi
riferimenti a miti del mondo classico come Orfeo, Niobe, Ero
e Leandro, oppure all'Orlando furioso dell'Ariosto come la cantata n.
15 che si ispira alla storia di Olimpia e Bireno.
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>> tratto dal frammento musicale del 1300 di proprietà dell'Università degli Studi di Perugia <<
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