1 - La Bibbia
La Bibbia degli Ebrei si chiama "Tanak", un acronimo delle iniziali di Torah (Pentateucho), Nevi'im (Profeti) e Ketuvim (Agiografi), le tre parti delle sacre Scritture ebraiche. La Torah è composta da Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio; i Profeti si dividono in Profeti anteriori ossia i libri di Giosuè, Giudici, I e II Samuele e I e II Re, mentre ai Profeti posteriori appartengono Isaia, Geremia, Ezechiele e i XII Profeti minori (da Osea a Malachia); infine gli Agiografi sono costituiti da Salmi, Giobbe, Proverbi, Rut, Cantico, ecc.
Sono esposti sei bifogli di una bella Bibbia ebraica copiata fra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento in area tedesca, contenenti parti del libro di Geremia. Il testo ebraico, scritto in scrittura quadrata ashkenazita (Europa centrale), è alternato verso per verso con l'aramaico del Targum, la traduzione più antica della Bibbia. Ai margini in basso e in alto si vede in una scrittura più piccola la masora magna e fra le due colonne la masora parva, contenenti le note filologico-testuali e relative ad espressioni e versetti paralleli o simili, redatte da un gruppo di studiosi ebrei del primo millennio e. v. chiamati masoreti.
Alcune volte la masora magna è disposta in modo da creare in micrografia dei motivi ornamentali geometrici a triangolo, come nei Mss. B.2.2 e B.2.3
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