Le melodie dedicate a sua Maestà

Dedicate "A sua Maestà Margherita di Savoia, Regina d’Italia…", Oreste Tommasini diede alle stampe nel 1894 presso l’editore Ricordi quattro romanze per voce e pianoforte scegliendo le liriche dantesche: Tanto Gentile e tanto Onesta Pare (sonetto), Per una Ghirlandetta (ballata), Voi che portate la sembianza umile (sonetto) e Quantunque volte, lasso! mi rimembra (canzone). I versi della prima e delle ultime due composizioni sono tratti dall’opera Vita Nuova, al cui tempo appartengono anche le rime di Per una Ghirlandetta, anche nota con il titolo originale Una ballata per Fioretta. Nella pur vastissima ricezione musicale dantesca, è singolare come, a differenza di altri compositori di "liriche da camera" che in quegli stessi anni attingevano ai versi di autori contemporanei, Tommasini si rivolga invece al Sommo Poeta, assecondando allo stile della scuola stilnovista nella sua espressione più alta un linguaggio musicale moderno, ricco di melodie sentimentali, raffinate nel gusto, non prive di tratti passionali. Il pregio della nobiltà intesa come virtù, qualità evidentemente ravvisate da Tommasini nella dedicataria dell’opera e pertanto "…degna della Poesia di Dante", l’identificazione dell’amore con la gentilezza, la contemplazione della donna-angelo sono i pensieri che la musica cerca di amplificare muovendo dai versi del poeta. L’amore è identificato nella perfezione della natura femminile angelicata del primo sonetto e viene vissuto, nella ballata del secondo numero, attraverso i sospiri del poeta associati ai fiori della ghirlanda che egli vede posta sul capo dell’amata; l’amore, tuttavia, è altresì osservato nella sua condizione di imprescindibile e misterioso legame con la morte, come si comprende dalle parole affidate alle donne di ritorno dalle lamentazioni funebri per il padre di Beatrice nel sonetto che costituisce il terzo numero dell’opera. Una liturgia di pena che si amplifica sino alla disperazione nella canzone conclusiva, in cui Dante, successivamente alla morte della "gentilissima", matura la consapevolezza che egli non potrà mai più vederla. La trasposizione musicale di Tommasini si delinea pertanto come una riflettuta giustapposizione di liriche, un vero e proprio ciclo di composizioni volte a illustrare il nesso tra l’amore e la morte, il percorso tra gli aspetti luminosi e quelli più cupi del sentimento e della vita, sigillando il verso del poeta con l’invenzione della musica.

Melodie dantesche [riproduzione integrale]