Le sculture della Fontana Maggiore: "Settembre"

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Giovan Battista Vermiglioli, Le sculture di Niccolò e Giovanni da Pisa e di Arnolfo Fiorentino che ornano la Fontana Maggiore di Perugia disegnate ed incise da Silvestro Massari

Perugia : Tip. Baduel presso V. Bartelli, 1834 Sala del Dottorato, S-5-13

La formella della vasca inferiore del mese di settembre raffigura la vendemmia e la pigiatura dell’uva. Nel Medioevo il vino era bevanda di largo consumo presso tutti gli ambienti sociali: segno di prestigio sulle tavole dei signori, era presente anche nelle tavole dei più poveri; non mancava poi nei refettori dei monaci ed era usato nella liturgia eucaristica, che almeno fino al XV secolo prevedeva la sua assunzione da parte di tutti i fedeli. Per le sue virtù terapeutiche, note sin nei testi ippocratici, il vino entrava nella composizione di molti farmaci, ma era considerato di per sé un rimedio contro le malattie: era dunque utile a conservare la salute del corpo, a purificare l’organismo e per di più rallegrava lo spirito. La stessa acqua, poco sicura igienicamente, era normalmente mescolata al vino. Nel mondo greco-romano, del resto, il vino era per consuetudine mescolato all’acqua. Proprio nel Medioevo, invece, si comincia a bere vino puro, cioè senza acqua, a volte trattato con frutti e spezie. (SB)

Giovan Battista Vermiglioli, Le sculture di Niccolò e Giovanni da Pisa e di Arnolfo Fiorentino che ornano la Fontana Maggiore di Perugia disegnate ed incise da Silvestro Massari Perugia : Tip. Baduel presso V. Bartelli, 1834 Sala del Dottorato, S-5-13