Il trattato di Baldassarre Pisanelli

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Baldassarre Pisanelli, Trattato della natura de' cibi et del bere

In Venezia : appresso Gio. Battista Uscio, 1587 Sala del Dottorato, VIII-4-19

Il Trattato di Baldassarre Pisanelli (medico a Bologna e Roma, †1587) ebbe grande fortuna tra XV e XVII secolo per la semplice struttura e la facile consultazione.

Dedicato a Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova e di Monferrato, il trattato di dietetica contiene consigli di buone pratiche alimentari e prende in considerazione i cibi presenti sulle tavole dei signori (frutta, ortaggi, erbe aromatiche, cereali e legumi, carne, pesce, latte e derivati, vino). Di ogni alimento vengono indicate le caratteristiche principali (elettione), i giovamenti, i nocimenti, i rimedi, i gradi, i tempi migliori (etadi complessioni) per la sua assunzione; a questo Pisanelli aggiunge nelle pagine di destra una breve historia naturalis dell’alimento, con notizie curiose sull’uso dei cibi.

Colpiscono le considerazioni ispirate a una concezione gerarchica della società: la trippa è cibo per persone che faticano, le pernici giovani non nuocciono se non a gente rustica. Il porco (p. 66) nuoce alle persone delicate e che vivono nell’ozio, ma è adatto alle persone che s'affaticano molto; la maniera migliore per mangiarlo è arrosto con spezie. Le porchette (p. 67) che si mangiano con tanta curiosità si devono fuggire perché apportano grande danno, ma se il porco sarà di età consistente sarà di ottimo nutrimento. I prosciutti e i salami risvegliano l’appetito ma bisogna mangiarne con moderazione. (SB)

Baldassarre Pisanelli, Trattato della natura de' cibi et del bere In Venezia : appresso Gio. Battista Uscio, 1587 Sala del Dottorato, VIII-4-19