L' "Herbario" di Castore Durante

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Castore Durante, Herbario nuovo

Roma : per Iacomo Bericchia, & Iacomo Tornierij, 1585 - Sala del Dottorato, Cinq A-III-07

Castore Durante (1529-1590) si laureò in medicina a Perugia, fu archiatra di papa Sisto V e lettore dei semplici presso la Sapienza. Il suo Herbario nuovo, qui esposto nella prima edizione, presentava in ordine alfabetico più di 950 piante medicinali dell'Europa e delle Indie Orientali e Occidentali. Il ricco apparato di illustrazioni gli assicurò durevole fortuna editoriale fino agli inizi del XVIII secolo. Per ciascuna specie fornisce, oltre all'illustrazione, nome (anche in altre lingue), forma, luogo, qualità, e virtù sia in italiano che in latino. Tra le varie specie sono presenti anche quelle esotiche che entrarono prima nell'uso farmacologico, come i pomi d’oro (pomodori) e il grano indiano (mais), e solo più tardi in quello alimentare.

Nel XVI secolo nacque la botanica come scienza e si fondarono le prime cattedre di botanica (Roma nel 1513, Padova nel 1533, Perugia tra 1525 e 1537); s’impiantarono, sulla scia della tradizione monastica di giardini dei semplici, i primi orti e giardini botanici, e Pietro Andrea Mattioli pubblicò in latino, per la prima volta nel 1544, i Discorsi sul De Materia Medica di Dioscoride Pedanio il precedente più illustre dell’Herbario nuovo. Quest’opera del I sec. d.C. esercitò una profonda influenza sulla storia della medicina fino al XVII secolo e gli erbari in generale rimasero testi fondamentali per la professione del medico e dello speziale fino alla nascita della moderna farmaceutica.

Questa pagina offre un buon esempio dell’organizzazione dell’Herbario. Durante si occupa qui dell’aglio, esordendo: “l’aglio mangiato nei cibi è rimedio a tutti i veleni”. Contro l’alito cattivo suggerisce infine fave fresche, sedano selvatico e foglie di ruta fresca. (SB)


Castore Durante, Herbario nuovo Roma : per Iacomo Bericchia, & Iacomo Tornierij, 1585 Sala del Dottorato, Cinq A-III-07