Le "osservazioni microscopiche" di Marcello Malpighi

Ritratto di Marcello Malpighi [Carlo Cignani, XVII sec., wikipedia.org]

Marcello Malpighi (1628-1694) fu un importante medico anatomista biologo e fisiologo che, grazie alle sue scoperte, occupa un posto di primo piano nella storia della medicina. Il suo nome è legato alla nascita della moderna ematologia e all'anatomia microscopica e le sue opere, che spaziano dall'endocrinologia, all'istologia, alla neurologia, fino all'osservazione dei sistemi respiratori delle piante e l'anatomia degli insetti, sono ancora oggi patrimonio della conoscenza attuale sull'anatomia e l'istologia. Le sue ricerche tra manifestazioni cliniche e quadro anatomico permisero a Giovan Battista Morgagni (1682-1771) di gettare le basi per l'anatomia patologica.


Teatro anatomico dell'Archiginnasio di Bologna, 1637 [tra le dodici statue di medici aggiunte nel '700 vi è quella di Marcello Malpighi, wikimedia.org]

Malpighi si laureò a Bologna in filosofia e medicina nel 1653 e frequentò il Coro anatomico del maestro Bartolomeo Massari dove approfondì l’anatomia con vivisezioni di animali e dissezioni di cadaveri.  Presto incontrò aspre opposizioni da parte dell’ambiente accademico bolognese ancora molto legato alla medicina di derivazione galenica e fu costretto a trasferirsi a Pisa dove conobbe il matematico Gian Alfonso Borrelli fondatore della scuola di iatrofisica e iatromeccanica molto importante per la sua formazione. Tornò ancora a Bologna ma fu ancora allontanato dall’ostilità e dalle critiche dei conservatori, soprattutto Giovanni Girolamo Sbaraglia, che non vedevano di buon occhio l’uso di strumenti nuovi quali il microscopio e in generale l’uso di un metodo sperimentale di derivazione galileiana. Andò a Messina e, sebbene non fosse apprezzato da molti accademici italiani, tornò ancora a Bologna nel 1666 ormai famoso per le sue importanti scoperte. La sua fama ormai internazionale lo portò nel 1667 a collaborare con la Royal Society. A coronamento della sua carriera nel 1691 venne infine chiamato a Roma come archiatra, dal papa Innocenzo XII. Qui morì nel 1694.


Immagine della prova del braccio dal  De motu cordis, et sanguinis in animalibus di W. Harvey, 1697 [Ex Biblioteca Centrale]

Una delle scoperte più importanti di Malpighi è legata alla circolazione del sangue. La teoria sulla circolazione fu formulata per la prima volta da William Harvey (1578- 1657) nel suo celebre De motu cordis et sanguinis in animalibus del 1628, seguita e diffusa in Italia dagli studi di Marco Aurelio Severino (1580-1656) nel 1645, fu il presupposto teorico del contributo di Malpighi.


Polmoni e capillari [M. Malpighi, De pulmonibus observationes anatomicae, Bononiae, Typis Jo. Baptistae Ferronii, 1661. Wikimedia.org)


Mancava però la dimostrazione finale alla quale lavorò  Malpighi grazie all’uso di un nuovo strumento, il microscopio che si cominciò a produrre dalla fine del XVI secolo (in Italia il primo microscopio fu costruito da Galilei nel 1624). Perfezionando la teoria harveiana, Malpighi nel 1661 osservò che la circolazione sanguigna è un sistema chiuso e che si relaziona con l’apparato respiratorio. Dopo lunghi esperimenti effettuati sulla rana, riuscì a visualizzare l’esistenza di minuscoli condotti, che chiamò capillari, attraverso i quali il sangue passava direttamente dalle arterie alle vene. Scoprì dunque che i polmoni sono costituiti da ramificazioni tracheobronchiali che sfociano in alveoli membranosi circondati da una rete capillare. La scoperta venne diffusa tramite due epistole intitolate De pulmonibus inviate al matematico G. Alfonso Borelli.



Tessuto ematico [wikimedia.org]

Collegata a questa scoperta fu, in campo patologico, quella dei globuli rossi del sangue. Nel 1665 si cimenta con l'analisi strutturale del sangue identificando tanti piccoli atomi rossi, i globuli rossi che egli osserva nei "polipi del cuore" (oggi mixoma cardiaco), coaguli rinvenuti in pazienti deceduti per insufficienza cardiorespiratoria. Ed è proprio con questa scoperta divulgata tramite la sua opera De polypo Cordis che nasce la moderna ematologia: attraverso la scomposizione di questi coaguli nel cuore, "Malpighi assesta un colpo ulteriore al galenismo che riteneva questi polipi fatti di flegma, uno dei quattro fluidi fondamentali della teoria umorale".



Microscopio di Robert Hooke [wikipedia.org]

Sempre grazie al microscopio, Malpighi fece altre scoperte quali ad esempio i recettori sensoriali linguali oggi strato mucoso malpighiano (De Lingua, 1665) e cutanei (De externo tactus organo, 1665). Si dedicò inoltre all'indagine della struttura dell'occhio e del cervello, proponendo poi nel De cerebro (1665) una visione rivoluzionaria del sistema nervoso centrale e delle ghiandole cerebrali (De cerebri cortice, 1666). Nell'opera De renibus (1666) dimostrò la struttura tubulare dei reni e le estremità dei tubuli renali sono ancora oggi chiamati corpuscoli di Malpighi. Si dedicò anche a studi embriologici e sui vegetali tanto da essere considerato tra i fondatori dello studio microscopico dei vegetali dei quali dimostrò la respirazione (Anatome plantarum, 1675 e 1679). Con Marcello Malpighi e il microscopio iniziò così una nuova epoca per lo studio dell'anatomia e della fisiologia. 


M. Malpighi, G. M. Lancisi, Consultationum Medicarum nonnulla rum que dissertationum collectio... Venetiis, ex Typographia Josephi Coronae, 1747 [Biblioteca del Dottorato]

Tra le raccolte librarie dell’Ateneo si conserva un’edizione con legatura coeva in cartone e tagli colorati che raccoglie i consulti medici di Marcello Malpighi e di Giovanni Maria Lancisi (1654-1720) pubblicati nel 1747 a Venezia: Marcelli Malpighii et Io. Mariae Lancisii consultationum medicarum. I Consulti testimoniano come Malpighi si dedicò molto alla pratica professionale e come si sapesse destreggiare in tutti i campi della patologia organica fornendo valutazioni dello stato del paziente e conseguenti terapie. La sua autorevolezza nella cura dei malanni fu tale da essere ricercato da nobili e patrizi anche di altre città per divenire addirittura archiatra del papa. E come segno della fama e del prestigio nel 1686 uscì a Londra per la Royal Society la sua Opera Omnia. Ma si deve ricordare che nonostante le sue importanti scoperte sulla circolazione del sangue e i capillari i suoi medicamenti e i suoi rimedi erano però quelli della tradizione classica. I primi esperimenti infatti per curare i pazienti iniettando sostanze per via endovenosa negli animali o nell’uomo, erano preliminari e sperimentali, spesso con esiti disastrosi. Solo con la scoperta dei gruppi sanguigni del premio Nobel Karl Landsteiner nel 1930 le trasfusioni di sangue divennero più sicure.


Indice [M. Malpighi, G. M. Lancisi, Consultationum Medicarum nonnulla rum que dissertationum collectio... Venetiis, ex Typographia Josephi Coronae, 1747. Biblioteca del Dottorato]

A testimoniare la fama di Malpighi oltre a questo volume di Consulti del 1747 erano già usciti, sempre postumi, nel 1713 altri consulti di Malpighi insieme a quelli del collega Girolamo Gaspari (Marcelli Malpighii Consultationum medicinalium centuria prima, quam in gratiam clinicorum evulgat Hyeronimus Gaspari ... Patavii ex Typographia Seminarii, 1713). L’abbondanza e la varietà dei suoi consigli si può apprezzare oggi in una raccolta curata dall’ Istituto per la storia della Università di Bologna e uscita negli anni 1988-1992.




Ex libris Nicola Orsini [M. Malpighi, G. M. Lancisi, Consultationum Medicarum nonnulla rum que dissertationum collectio... Venetiis, ex Typographia Josephi Coronae, 1747. Biblioteca del Dottorato]

Prima di far parte delle collezioni librarie della Biblioteca dell’Ateneo l’antica nota sulla controguardia “Ex libris Nicolai Orsini med[ici] perusini 1764” ci indica un precedente possessore, il medico perugino Nicola Orsini.