Oliver Sacks: quando la scienza incontra la letteratura

 

Oliver Wolf Sacks [wikipedia.org]

Oliver Sacks (1933-2015) è stato un medico, neurologo, chimico, scrittore, psicologo e accademico. Con Saks la medicina e la neurologia in particolare tornano ad esaminare non solo la patologia in senso stretto ma anche lo stile di vita del paziente, il suo vissuto e il suo punto di vista così come secoli prima aveva insegnato nel V secolo a.C. Ippocrate, il primo medico della storia. E sarà appunto la filosofia ad accompagnare la sua esperienza di medico, ad aiutarlo a capire dinamiche che la medicina da sola non poteva spiegare, a diventare parte integrante delle sue diagnosi e prognosi, consapevole che in molte patologie il farmaco non poteva essere l’unica cura del paziente. E sceglierà la forma letteraria come il più efficace strumento per raccontare la sua esperienza e la sua particolare visione dei disturbi mentali. I suoi libri lo faranno conoscere al grande pubblico diventando dei veri e propri best seller. Nato a Londra da una famiglia di medici e scienziati di origine ebraica dopo la laurea in Medicina e Chirurgia ad Oxford nel 1958, iniziò a esercitare la professione di medico negli Stati Uniti.


Beth Abraham Hospital, New York [wikipedia.org]

Dal 1966 divenuto professore di neurologia e neurologia clinica si stabilì a New York dove lavorò in importanti istituzioni dal Beth Abraham Hospital di New York alla Columbia University  alla New York University School of Medicine. Dal 1970 Sacks scrisse sui disturbi neurologici dei suoi pazienti, pubblicando articoli di carattere scientifico e libri tra cui L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello sugli effetti dell'agnosia su un musicista, Un antropologo su Marte, sulla sindrome di Asperger e Vedere voci, dedicato ai pazienti affetti da sordità. Ma ancora L'isola dei senza colore, sulle malattie neurodegenerative, Musicofilia sull’uso della musicoterapia nella sindrome di Tourette, Allucinazioni, Emicrania, Diario di Oaxaca, L'occhio della mente, Zio Tungsteno - Ricordi di un'infanzia chimica, autobiografico, In movimento, dedicata a Billy Hayes e infine postumo Gratitudine.


Struttura di 3,4-dihydroxy-L-phenylalanin (levodopa) [wikipedia.org]

La svolta della sua vita fu l’esperienza al Beth Abraham Hospital nel Bronx. Nel 1966 incontrò molti invalidi neurologici, pazienti bloccati da anni in un immobilismo cronico che Sacks riconobbe come una conseguenza dell encefalite letargica, malattia infiammatoria dell'encefalo che, comparsa nel 1916-17, si diffonde negli anni Venti in modo pandemico portando alla morte la maggior parte dei colpiti. Chi sopravviveva, come i pazienti di Sacks, era destinato a vivere il resto della propria vita in uno stato catatonico. Sacks ottenne dalla Food and Drugs Administration il permesso di testare su questi pazienti il levodopa (L-dopa), un nuovo farmaco che stava dando buoni risultati contro la malattia di Parkinson.


Oliver Sacks, Risvegli, Milano, Adelphi, 1991 [Biblioteca di Filosofia]


Fra il 1969 e il 1972, somministrò il farmaco a più di duecento malati al Mount Carmel Hospital di New York. Sacks osservò i pazienti, registrò gli effetti del farmaco, interrogò i malati identificandosi il più delle volte empaticamente con loro. Grazie a questa terapia alcuni di loro vissero una vera e propria rinascita. Il racconto degli stupefacenti risvegli di venti pazienti vennero descritti nel saggio Awakenings, Risvegli appunto, pubblicato per la prima volta nel 1973. Da allora l’Autore ha più volte rielaborato l’analisi dei risultati in successive edizioni di successo.



Locandina originale del film "Risvegli", regia di Penny Marshall, con Robert De Niro, Robin Williams, 1990 [mymovies.it]

Il narratore con grande maestria si fa strada all’interno del vissuto e delle esperienze più diverse dei suoi pazienti ricostruendo in modo avvincente la drammaticità della loro vicenda umana.
Dal libro nel 1990 è stato tratto un celebre film di Penny Marshall con Robin Williams e Robert De Niro. [https://www.youtube.com/watch?v=pvyQpam2jmY]




Oliver Sacks, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, Milano, Adelphi, 1986 [adelphi.it]

Il lavoro di Sacks venne anche duramente criticato dalla comunità scientifica. L’accusa principale fu quella di portare avanti esperimenti alla cieca senza una base quantitativa o con spiegazione matematiche inesatte ma di lui si disse anche che era “l'uomo che confuse i suoi pazienti con la carriera letteraria”. La sua capacità di trasformare i casi clinici in casi letterari e i suoi pazienti in eroi dei suoi casi clinici, lo rese famoso anche presso il grande pubblico. In un suo celebre libro L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello del 1985 racconta di un musicista affetto da agnosia: non distinguendo oggetti, forme e persone, durante un colloquio scambiò la moglie per un cappello, e provò a “indossarla”.