Frontespizio dell'"Opera Omnia" di Galeno (1550)

Il frontespizio di questa edizione presenta la prima versione della cornice istoriata, che fu utilizzata solo per le prime tre edizioni giuntine. Pur mantenendo intatto l’aspetto compositivo, essa fu infatti aggiornata nell’edizione del 1565 (poi mantenuta anche nelle seguenti edizioni) presentandosi con uno stile diverso, più ricco nella decorazione ma meno naturalistico, rispetto a quello della versione qui presentata. La composizione mostra al centro i riferimenti bibliografici e la marca tipografica dei Giunta, inseriti all’interno della cornice, costituita da una serie di otto riquadri, due di dimensioni maggiori (nella parte superiore e inferiore della pagina) e sei più piccoli posti ai lati (tre per lato). Nelle illustrazioni sono presenti delle iscrizioni a descrizione dell’episodio narrato. In tutte le immagini Galeno e gli altri protagonisti appaiono (anacronisticamente) in abiti rinascimentali.


Galeno e Marco Aurelio

Nel primo riquadro in alto troviamo Galeno raffigurato al capezzale dell’imperatore Marco Aurelio, colpito da una malattia epatica che altri medici non erano riusciti a diagnosticare, ma che lui riuscirà a guarire.



crisis praecognitio


Nel secondo riquadro Galeno è intento a raccogliere in una bacinella il sangue che sta uscendo dal naso di un malato. L’iscrizione “Crisis precognitio”, si riferirebbe alla capacità attribuita a Galeno di predire l’evoluzione della malattia (qui rappresentata come un drago alato che si allontana dal malato in seguito alla crisi liberatoria dell’epistassi).


amantis dignotio


Nel terzo riquadro introdotto dall’iscrizioneAmantis dignotio” Galeno, sempre grazie alle doti straordinarie, che gli vengono attribuite, “scopre” che la vera malattia di una donna, che tanto faceva preoccupare il marito, non era dovuta ad altro che alla passione da lei nutrita per un giovane amante.


palestrite curatio

Nel quarto riquadro dettoPalestrite curatio”, sembra esserci un richiamo all’attività che Galeno svolse come medico presso la scuola di gladiatori a Pergamo. Infatti lo vediamo mentre raccoglie il sangue dal braccio di un lottatore malato.




disceptatio

Il quinto riquadro collocato nella parte inferiore e grande come il primo, s’intitola “Disceptatio cum Alexandro habita”e mostra Galeno durante la dissezione di un maiale. Alle sue spalle assistono alla scena diversi personaggi, alcuni dei quali resi riconoscibili dal nome scritto sopra, come il filosofo Eudemo, amico di Galeno). Ai margini della scena principale si può notare un inserviente intento a trasportare altri animali da sezionare.


hepatici cognitio


Il sesto riquadro “Hepatici cognitio” ci fa vedere Galeno nell'atto di visitare un paziente affetto da problemi epatici, riuscendo ad effettuare la giusta diagnosi.



Galeni Doctores


Il settimo riquadro “Galeni doctores” rappresenta un Galeno più giovane (ritratto senza barba e con un libro in mano) intento a recepire gli insegnamenti di tre dottori in medicina.



patris in somnium


L'ottavo riquadro “Patris in somnium” si rifà invece alla leggenda secondo cui al padre di Galeno, l’architetto Nikon, prima della nascita del figlio, apparve in sogno Esculapio. Interpretando il sogno come una premonizione, avrebbe poi deciso di indirizzare il figlio nascituro allo studio della medicina.